La carne di pollo è la carne più consumata in Italia e tra quelle più consumate al mondo; proprio per questo gli allevamenti di carni avicole continuano a crescere per adeguarsi ad una domanda sempre maggiore.
Ciò però comporta anche dilemmi e problematiche per quanto riguarda la sostenibilità della filiera: l’aumento della domanda e la relativa produzione di carne infatti non sempre va di pari passo con la qualità della stessa e con il benessere degli animali allevati.
A questo proposito, l’allevamento di polli a terra rappresenta una delle pratiche migliori sia dal punto di vista del consumatore che vuole scegliere prodotti di alta qualità e, allo stesso tempo per l’allevatore come scelta consapevole per garantire una vita migliore agli animali.
Allevamento polli a terra: in cosa consiste?
Nell’allevamento di polli a terra, gli animali sono tenuti all’interno di strutture che permettono loro di muoversi liberamente ed esprimere comportamenti naturali.
Solitamente, lo spazio di cui godono è sufficiente per pascolare all’aperto, garantendo anche dei punti coperti per ripararsi dalla pioggia o per covare tranquillamente le uova.
Questo tipo di allevamento, inoltre, consente ai polli di razzolare, una pratica fondamentale per loro, che li tiene impegnati per gran parte della giornata.
Durante il razzolamento, infatti, questi animali cercano insetti, vermi, semi, radici e tanti altri piccoli organismi presenti nel terreno; ciò non solo fornisce il giusto nutrimento, ma permette anche di integrare la dieta con proteine, vitamine e minerali che renderà la loro carne e le loro uova più buone e saporite.
Tale attività, inoltre, costituisce anche un modo per i polli di esplorare l’ambiente circostante e mantenere un livello di attività fisica adeguato, tutti fattori che contribuiscono a promuovere il loro benessere.
Allevamenti intensivi e a terra: quali sono le differenze?
Come abbiamo accennato in precedenza, le aziende che vogliono ottenere carni di qualità superiore tendono a optare per metodi di allevamento a terra, offrendo ai polli condizioni di vita migliori.
Negli allevamenti intensivi, invece, questi animali sono confinati in spazi piuttosto ridotti e non hanno la possibilità di esprimere i loro comportamenti naturali.
Questo, difatti, è un sistema di produzione industriale che prevede che un elevato numero di polli sia concentrato in spazi piccoli e in condizioni controllate.
Solitamente, gli animali sono rinchiusi in capannoni con un accesso limitato allo spazio esterno; se da una parte tale metodo consente di produrre grandi quantità di carne in tempi minimi e a basso costo, l’impatto che tale metodo ha sugli animali e sull’ambiente è davvero critico.
Allevamento e salute: qual è l’impatto sugli animali?
Oltre agli aspetti prima menzionati, l’allevamento intensivo dei polli ci porta a considerare anche un’altra serie di fattori.
Trattandosi di una concentrazione di animali davvero alta, posta in un unico ambiente ristretto, è molto probabile che i polli siano soggetti a problemi di stress, infezioni e malattie.
In più, la loro crescita è accelerata ed è ottenuta mediante mangimi energetici in cui, talvolta, sono presenti sostanze chimiche e ormoni che favoriscono la crescita e che, spesso, sono causa di malformazioni dello scheletro e causano problemi cardiovascolari.
Di conseguenza, per curare i polli da queste malattie si utilizzano antibiotici che collaborano allo sviluppo di batteri resistenti; ciò, come possiamo ben capire, rappresenta un pericolo sia per gli animali stessi che per il genere umano che fa consumo di queste carni.
Come fare una scelta consapevole per garantire carni di qualità
Alla luce di quanto detto, è chiaro comprendere come gli allevamenti di pollo a terra rappresentino sicuramente una scelta consapevole che mira al benessere dell’animale per ottenere un prodotto finale di eccellente qualità; ciò, ovviamente comporta prezzi superiori e un dispendio maggiore di energie e risorse.
Le considerazioni analizzate in precedenza chiariscono quindi il perché sia meglio optare per carni di pollo allevate a terra.
Per fare una scelta consapevole a vantaggio della propria salute, di quella dell’animale stesso e dell’ambiente, ecco quali sono gli elementi che ci aiuteranno in tal senso:
- leggere attentamente le etichette dei prodotti di pollo e cercare le indicazioni con la scritta “allevato a terra” “all’aperto” “cresciuto in modo naturale” o similari
- cercare di conoscere l’origine del pollo che si sta acquistando, preferendo i prodotti locali o comunque provenienti da allevamenti che rispettano le norme sul benessere dell’animale e sulla sostenibilità ambientale, come l’azienda avicola piemontese Europoll
- verificare che tali prodotti siano certificati da organizzazioni o programmi riconosciuti che garantiscono pratiche di allevamento etiche e di alta qualità
Infine, è utile considerare l’acquisto di polli da piccoli produttori locali o da agricoltori che adottano pratiche sostenibili. Spesso, questi produttori si impegnano a fornire carne di alta qualità, allevando gli animali in modo responsabile.