Assicurazioni sanitarie: di che cosa si tratta e quali spese coprono

Il Sistema Sanitario Nazionale, sebbene sia più efficiente di quello di altri Paesi stranieri, non riesce negli ultimi anni a soddisfare le esigenze dei cittadini. Complici i numerosi interventi ed esami rinviati nel periodo pandemico che stiamo smaltendo ancora oggi, le liste d’attesa per moltissime prestazioni sono davvero più lunghe del previsto, come viene riferito anche in questo interessante approfondimento.

Da qui nasce la tendenza nell’ultimo periodo da parte dei cittadini di stipulare un’assicurazione sanitaria e per questo motivo nel nostro articolo vedremo nello specifico di che cosa si tratta, quali spese copre e quali sono le tipologie disponibili ad oggi.

Che cos’è un’assicurazione sanitaria

L’assicurazione sanitaria è una vera e propria polizza che ha il compito di coprire le spese che vengono sostenute dal contraente in caso di infortunio o malattia con strutture ospedaliere, studi medici e cliniche non facenti parte del SSN.

È una copertura assicurativa facoltativa che copre le spese relative a:

  • Check up e visite di controllo per la diagnosi di eventuali patologie
  • Esami strumentali e cure mediche relativi ad una patologia specifica
  • Cure mediche ed esami clinici in caso di incidente o infortunio
  • Il ricovero ospedaliero o l’acquisto di medicinali per la cura di patologie o infortuni

Gran parte delle compagnie assicurative pongono dei limiti di età per l’assicurazione sanitaria, che variano in media tra i 65 anni e gli 80 anni.

Per la stipula ci si deve rivolgere ad una compagnia assicurativa che offre questo tipo di servizio e compilare un apposito questionario, dove si dichiarano eventuali patologie esistenti prima dell’instaurazione della copertura. L’assicurato è anche tenuto a comunicare alla compagnia l’insorgere di eventuali patologie per tutta la durata del contratto assicurativo.

Quando costa in media un’assicurazione sanitaria?

Ogni compagnia richiede premi differenti sulla base delle offerte disponibili per l’acquisizione di nuovi clienti, anche se bisogna considerare che vengono presi in esame alcuni fattori principali. Età, sesso, condizioni di salute al momento della stipula, la professione del contraente, la tipologia di copertura richiesta (vedremo tra poco le principali), le franchigie e i massimali che vengono garantiti sono gli elementi che hanno il maggiore peso sul costo della polizza.

La buona notizia è che è possibile, come riferito anche in questo articolo di Agenzia delle Entrate, portare in detrazione dalla propria dichiarazione dei redditi il costo della polizza, motivo per cui molti imprenditori e dipendenti decidono di sfruttare tale servizio.

Se desiderate avere una stima precisa del costo della polizza, vi consigliamo di provare a visitare i principali siti web delle compagnie più famose a livello nazionale, come ad esempio la pagina https://www.unipolsai.it/protezione/assicurazione-sanitaria di Unipolsai.

Quali sono le spese che non vengono coperte dalla polizza?

Esistono alcune spese sanitarie che, a seconda dei casi, potrebbero non essere coperte dalla vostra compagnia.

Nel momento di stipula della polizza vi suggeriamo di controllare la copertura relativa alle spese dentistiche, quelle relative alla gravidanza e quelle relative ad eventuali consulenze nutrizionistiche o dietetiche.

Non sono mai coperte invece le spese relative a malattie esistenti prima della stipula della polizza e quelle relative ad abusi di droghe, alcool o psicofarmaci.

Occorre anche notare che gli interventi estetici non sono quasi mai coperti e le compagnie possono anche avvalersi della facoltà di non sottoscrivere una polizza con persone affette da diabete, alcolismo, tossicodipendenza o AIDS.

Quali sono le principali tipologie di assicurazioni sanitarie e come funzionano

Ora possiamo vedere insieme quali siano le principali tipologie di assicurazioni sanitarie. Le più sottoscritte sono quelle relative agli infortuni, che permettono di avere una protezione ulteriore derivante da eventuali incidenti, sia in termini di spese mediche che di indennizzo per il mancato guadagno.

Poi esistono quelle che prevedono clausole specifiche per l’assistenza domiciliare dell’assicurato e quelle che coprono anche l’invalidità permanente, indennizzata normalmente con importi in denaro.

Troviamo anche alcune clausole che si possono aggiungere in modo opzionale, come la tutela legale in caso di danni relativi a visite mediche o interventi chirurgici, la copertura a rimborso di eventuali servizi necessari durante periodi di ricovero o convalescenza (come ad esempio una baby sitter per i propri figli) e indennizzi specifici per liberi professionisti e imprenditori per il mancato guadagno.

Le compagnie mettono a disposizione normalmente una serie di strutture convenzionate nelle quali l’assicurato può richiedere assistenza senza pagare nulla, in quanto interverrà direttamente la polizza. In alcuni casi è possibile anche scegliere strutture differenti previo accordo con la compagnia, che dovrà poi rimborsare l’assicurato a seguito di presentazione della fattura per le prestazioni ricevute.

Notiamo infine che, proprio come avviene per le assicurazioni dei veicoli, sono presenti dei massimali variabili a seconda della compagnia che sceglierete e, in alcuni casi, sono previste anche delle franchigie da dover pagare per l’attivazione di alcune specifiche clausole.

Per questo motivo vi suggeriamo sempre di leggere attentamente il contratto prima di versare il premio, in modo da tutelarvi da eventuali pessime sorprese future.