Gli appassionati di trattori, si chiederanno probabilmente come funziona il sollevatore e lo sforzo controllato di un trattore. In questo articolo vedremo quali sono le parti meccaniche che contribuiscono al corretto funzionamento.
Affinché un trattore funzioni per bene, dovrà montare dei sistemi meccanici ben specifici, in modo da poter eseguire adeguatamente le sue funzioni.
Come funziona il sollevatore del trattore
Il sollevatore è una macchina utilizzata – come si preannuncia dal nome stesso – per sollevare pesi da terra (anche molto pesanti) soprattutto in agricoltura, dove questa pala meccanica è collegata al trattore che spianerà il terreno necessario.
Come accennato in precedenza, vi sono anche degli attrezzi ben precisi che vanno montati sul suddetto meccanismo. Ad esempio, la seminatrice per la semina e l’aratro per l’aratura.
Il sollevatore funziona attraverso ad un determinato sistema di cilindri idraulici. Al suo interno vi sono delle camere contenenti olio in pressione, quanto al meccanismo che favorisce la rotazione del motore, essa viene definita “presa di forza”.
Chiarito questo concetto, nei trattori usati in agricoltura vengono montati questi cilindri idraulici noti anche con il termine “semplice effetto”. Ovvero, il sollevamento e l’abbassamento vengono causati dal peso stesso dell’attrezzo.
Gli elementi che fanno funzionare il sollevatore del trattore sono cinque:
- Pompa che funziona con un sistema idraulico;
- Circuito di tipo idraulico;
- Distributore idraulico;
- Martinetti a sistema idraulico (il numero di essi può variare);
- Elemento di controllo.
Nel manovrare macchine agricole bisogna sempre attenersi alle indicazioni del costruttore per gli utilizzi e soprattutto le pendenze. Per le manutenzioni al sollevatore del vostro trattore potete trovare la molla da sostituire cliccando qui.
Sforzo controllato trattore come funziona
Il sollevatore è un dispositivo che consente di mantenere il trattore in posizione eretta, riducendo così il consumo energetico.
Lo sforzo controllato viene eseguito utilizzando una leva che può essere posizionata manualmente oppure automaticamente tramite un meccanismo di sollevamento apposito.
Tale sforzo è composto da una rotella meccanica, che può esser controllata impostandola con un numero ben specifico. In base al comando che impostiamo, lo sforzo controllato cambierà la sua funzionalità.
Ad esempio, se la levetta posta nel trattore la mettiamo giù e nel frattempo sfruttiamo anche la rotella, entrerà in gioco il famoso sforzo controllato del trattore.
Prima di ogni utilizzo, ti suggeriamo di leggere attentamente il numero da immettere. Se ad esempio inserisci da uno a cinque, in questo modo andrai ad intaccare la sensibilità dello sforzo controllato.
Se volessi far funzionare il sollevatore in modo più preciso e fermo, tale rotella potrà essere messa ad uno oppure due. Se desiderassi uno sforzo maggiore, ad esempio dove c’è durezza, allora è consigliabile mettere il livello su tre, quattro oppure cinque.
Quanto solleva un sollevatore trattore?
Per determinare il sollevamento massimo di un trattore occorre capire quanto potente sia il motore in questione. La potenza media indicata in kW è in genere pari a 200 o 300.
Il grado di sollevamento può essere regolato dalla macchina tramite un potente impulso elettrico. Mediamente un sollevatore di un trattore può supportare fino a 2.200 chilogrammi. È chiaro che si tratta di una stima generica, visto che dipenderà dal modello in uso.
Ricordiamo a tutti che per manovrare macchine agricole e di movimento è necessaria una adeguata formazione che preveda il rispetto dei protocolli della sicurezza sul lavoro, sia per chi è a bordo e sia per chi collabora da terra.