Con l’introduzione di app di traduzione automatica potresti arrivare alla conclusione che i lavori di traduzione siano destinati a finire come i negozi di dischi. In realtà non è così: i traduttori professionisti, in particolare i traduttori certificati, sono ancora molto richiesti. Una carriera come traduttore professionista è elencata tra le prime dieci professioni in questo momento. La globalizzazione, unita alla rivoluzione tecnologica hanno portato la comunità globale in uno spazio centralizzato e la necessità di traduttori è premiata.
Detto questo, la traduzione linguistica è un mercato altamente competitivo. Diventare un traduttore professionista di successo non è facile, tuttavia, una volta che dimostri di essere un linguista capace, potrai avere una carriera che sarà finanziariamente e personalmente gratificante.
Per essere un traduttore professionista c’è molto più della semplice conoscenza di un’altra lingua, è necessario ottenere competenze chiave, ora ti spieghiamo quali.
Il lavoro del traduttore
Chi è il traduttore professionista? Il traduttore è un esperto di comunicazione e lingua che legge, comprende e traduce messaggi scritti da una lingua all’altra. Egli redige i testi aderendo il più possibile al messaggio, al senso e allo stile originali dell’autore.
Quali sono le caratteristiche del lavoro del traduttore?
- Conosce perfettamente la propria lingua madre. Se ci pensi, nel momento in cui traduci un testo, per trovare il giusto significato delle parole è importante conoscerne tutte le sfumature
- Per poter lavorare con precisione infatti, il traduttore è anche specializzato in determinati ambiti, per i quali è necessario conoscere perfettamente i termini specifici
- Può essere che abbia viaggiato molto oppure studiato e vissuto all’estero per affinare la sua conoscenza della lingua.
Specializzazioni e corsi di aggiornamento
Non basta conoscere la lingua per diventare un buon traduttore, è necessario lavorare sodo, aggiornarsi sempre e avere delle basi di conoscenza solide e certificate.
Partiamo dal fatto che, nel caso tu sappia già che la tua strada sarà quella del traduttore, un diploma in lingue è sicuramente un’ottima base da cui partire. Quando è tempo di scegliere quello accademico, opta per una laurea che sia specifica: iscriviti ad un corso specifico in lingue e mediazione linguistica e prosegui con un percorso specialistico magistrale in Traduzione. Non dimenticarti che l’Erasmus, esperienza all’estero, sarà un trampolino di lancio: potrai cimentarti nella lingua a tutto tondo, sarai obbligato a comprendere e parlare come i veri madrelingua.
Per essere traduttore però, è necessario non interrompere la propria formazione. Questo lavoro è in continuo divenire e per questo è importante seguire corsi di aggiornamento per migliorarsi sempre di più. Esistono svariate scuole di formazione, come ASTW, che propongono corsi di specializzazione: master, corsi in aula, fino a corsi online.
È sempre più richiesta poi una specializzazione di settore: ogni ambito lavorativo adopera terminologie specifiche e quindi diventa fondamentale che tu le conosca molto bene. I corsi di laurea non formano gli studenti specificatamente sulla traduzione in determinati ambiti, perciò per soddisfare con la massima accuratezza e precisione le richieste, un traduttore decide di specializzarsi in un determinato ambito, come ad esempio quello giuridico, notarile o medico. Non affannarti a rincorrere più aree di specializzazione, è sempre meglio fare una cosa bene che farne troppe male; focalizzati su una, tieniti costantemente aggiornato per fare di quell’ambito il tuo pane quotidiano.
Ci vuole impegno, abilità e pianificazione strategica per costruire una carriera di traduttore di successo. Tuttavia, poiché la professione continuerà a crescere nei prossimi anni, perseguire il lavoro di traduttore ne varrà la pena.