Molte persone si chiedono spesso quale sia la differenza tra i comuni detergenti per la casa, che si trovano in vendita anche al supermercato, e dei detergenti professionali, che invece vengono utilizzati dagli addetti ai lavori. Diversa composizione chimica? Diversi obiettivi di pulizia? Sono più efficaci degli altri? Sono nocivi? Qui cercheremo di rispondere a tutte queste domande.
I detergenti professionali sono specifici per ogni ambiente e settore
A differenza dei normali detersivi per la casa (detersivo per pavimenti, per piatti, per lavatrice, ammorbidenti etc.) i detergenti professionali di qualità sono specifici per ogni ambiente e settore, con differenti formulazioni. Oltre perciò ai classici prodotti per la pulizia delle cucine e dei bagni (anche di ristoranti e degli alberghi), troviamo prodotti appositamente realizzati per le lavanderie. In questo caso l’assortimento può risultare davvero interessante, dal momento che si potranno trovare smacchiatori, pretrattanti, deodorizzanti per il lavaggio a secco, additivi e così via, con detergenti per il bucato per qualsiasi tipo di esigenza. Ancora: si possono reperire prodotti per la pulizia delle auto e delle piscine. A questi vanno aggiunti i detergenti per la cura degli animali. All’interno di questa macro famiglia troviamo poi i detergenti industriali.
Detergenti industriali: formulazioni più concentrate e confezioni più grandi
La particolarità dei detergenti industriali è quella di avere una formulazione più concentrata rispetto agli altri detersivi, e di essere venduti in formati più grandi, visto l’utilizzo più massiccio che se ne farà. Si possono perciò trovare dei detersivi per lavastoviglie, brillantanti, sgrassatori, lavavetri, lavapavimenti, e poi cere protettive, igienizzanti e qualsiasi tipo di detergente serva in contenitori molto più grandi e convenienti. Ovviamente niente impedisce di utilizzare questi detergenti anche per la casa, e la comodità dello shopping online consente di poterli ricevere a domicilio con corriere.
Il pulito degli ambienti con un’attenzione alla salute del pianeta: i detergenti ecologici
L’obiezione che non raramente viene mossa ai detergenti professionali è che essi privilegino componenti chimiche a scapito dell’ambiente e della salute di mari, fiumi, atmosfera. Questo non è affatto vero, e lo dimostra la presenza sul mercato di numerosi detergenti ecologici. Detergenti che mantengono intatta l’efficacia e che non vengono posti in commercio se non hanno dimostrato di pulire in maniera uguale o superiore ai detergenti professionali di tipo classico. Inoltre i detergenti ecologici devono sottostare a severi controlli previsti dal ministero dell’Ambiente, i quali prevedono dei criteri minimi che coincidono con i dettami voluti dal marchio comunitario europeo Ecolabel.
Quali sostanze sono assenti nei detergenti ecologici
In un detergente professionale ecologico non devono essere presenti determinate sostanze, che vengono elencate dal Regolamento CE n.1907/2006 all’articolo 59 e n.648/2004. Tra queste ricordiamo:
- I tensioattivi, che inquinano moltissimo mari e fiumi e la loro fauna. Vengono però ammessi tensioattivi biodegradabili almeno al 60% entro un massimo di 28 giorni.
- I conservanti, pericolosi non solo per il pianeta, ma anche per l’essere umano: formaldeide e suoi cessori, parabeni, nitropropani, 2 Bromo 2 ed altri possono infatti danneggiare l’apparato respiratorio con danni considerevoli.
- I profumi: tra questi sono assolutamente vietati quelli a base di muschi, sia azotati che policiclici. Vengono inoltre vietate le fragranze dichiarate ricche di allergeni secondo il Regolamento CE 648/2004.
- Fosforo, fosfati e fosfonati: non solo non risultano biodegradabili, ma favoriscono la cosiddetta eutrofizzazione, cioè la crescita senza controllo di alghe pericolose, provocando la morte degli ecosistemi acquatici e di numerose specie di fauna marina.
- Alchifenoli e derivati, Edta, Nitrilotricetati, ed altre sostanze pericolose elencate nel Decreto Ministeriale del 24 maggio 2012.
Un detergente privo di tutte queste sostanze potrà dunque a ragione essere definito ecologico.