Mentoring: cos’è e come funziona

Il mentoring è diventato, nel corso degli ultimi anni, un pilastro fondamentale per ogni impresa che vuole potenziare la propria competitività attraverso la crescita individuale e collettiva dei collaboratori.

Attraverso il processo del mentoring, che approfondiremo in questo articolo, si investe nella formazione di una forza lavoro altamente specializzata, capace di affrontare nuove sfide lavorative e cogliere le opportunità con maggiore efficienza, in modo da contribuire così al successo e alla longevità dell’azienda.

Il significato di mentoring

L’idea di mentoring, la cui nascita risale addirittura i tempi dell’Antica Grecia, rappresenta un metodo di apprendimento in cui individui meno esperti e giovani (allievi, junior o mentee) venivano affiancati da individui più anziani o esperti (senior o mentor) con l’obiettivo di aiutare la loro crescita in vari ambiti: lavorativo, personale, professionale e sociale.

Questa pratica, che ha resistito nel tempo, ha mantenuto la sua essenza fino ai giorni nostri.

Oggi, le aziende stanno sempre più puntando sull’esperienza dei dipendenti con più anzianità e competenza sul campo, al fine di trasferire agli individui più giovani e meno esperti il ricco patrimonio di competenze e conoscenze accumulate nel corso degli anni.

Non a caso il mentoring rientra nelle attività che da mettere in atto per migliorare i processi HR aziendali. Se vuoi conoscere anche tutti gli altri, approfondisci su questo sito l’argomento.

Cos’è il mentoring aziendale

Nel contesto aziendale, il mentoring è diventato una prassi consolidata, riconosciuta per la sua efficacia nel trasferire conoscenze, metodologie di lavoro e valori aziendali, facilitando così l’integrazione dei nuovi dipendenti all’interno di un’impresa.

Durante questo processo di sviluppo del personale, il mentor trasmette ai nuovi assunti, attraverso una relazione uno-a-uno, le esperienze pratiche e gli approcci lavorativi che contraddistinguono il modus operandi dell’azienda. .

Il rapporto di fiducia che si forma va oltre il miglioramento delle performance dei collaboratori, dato che finisce con influenzare positivamente anche il loro benessere psicologico.

Molti programmi di mentoring dimostrano un’elevata efficacia nel favorire l’adesione alla cultura aziendale, migliorare il clima lavorativo, aumentare la soddisfazione, la sicurezza e la motivazione, contribuendo così positivamente alla retention del personale.

Differenze con il coaching

Spesso si fa ancora confusione tra il mentoring e un altro approccio formativo: il coaching.

Ma quali sono le differenze tra questi due concetti che a prima vista possono sembrare così simili?

Mentre il coaching si concentra principalmente sul miglioramento delle performance acquisite durante la formazione on the job, cioè sull’acquisizione di abilità specifiche e competenze concrete, il mentoring si orienta verso prospettive di crescita più ampie e dinamiche, caratterizzate da una visione più complessa delle dinamiche aziendali.

Vantaggi del mentoring

Il primo vantaggio di un programma di mentoring è sicuramente quello di coinvolgere e mantenere alto l’engagement dei dipendenti, favorendo la creazione e il mantenimento di relazioni umane significative con altri professionisti.

Inoltre, il mentoring può essere uno strumento attraverso il quale i mentor crescono a livello manageriale e di leadership, trovandosi nella posizione di guidare e assistere un mentee.

Allo stesso tempo, i mentee crescono professionalmente, riflettendo sui propri obiettivi, sulla motivazione, sulle paure professionali e sul percorso di crescita da intraprendere.

I nuovi assunti imparano anche competenze trasversali come la gestione dei clienti, la definizione delle priorità e la gestione dello stress.

Il reverse mentoring, se adeguatamente implementato all’interno di un’organizzazione, può essere considerato uno strumento per gestire e trattenere i talenti, superare il digital gap, sviluppare nuovi modelli di leadership, diffondere il know-how interno e promuovere la cultura dell’apprendimento continuo e del lifelong learning.