Olio evo perché sceglierlo e come farlo correttamente

…olio, la tua inesauribile pace, la tua essenza verde, il tuo ricolmo tesoro che discende

dalle sorgenti dell’ulivo…

Sono i versi finali dell’Ode all’olio di Pablo Neruda e in queste poche e semplici parole troviamo racchiusa l’essenza delle innumerevoli proprietà dell’olio extravergine d’oliva e del perché sia unanimemente riconosciuto come il principe della dieta e della cucina mediterranea.

Ma perché l’olio extravergine di oliva è così apprezzato? quali sono i benefici derivanti da un consumo abituale (addirittura giornaliero) di questo straordinario prodotto? Come fare a scegliere un olio extravergine di oliva di qualità?

Continua a leggere l’articolo per capire cosa rende l’olio evo un vero elisir di lunga vita.

I benefici dell’olio extravergine d’oliva

Che l’olio extravergine di oliva fosse un toccasana per il nostro corpo lo sapeva già Ippocrate, ma perché fa così bene e quanto dovremmo consumarne ogni giorno per trarne dei benefici? Partiamo col dire che l’olio è un ingrediente molto calorico quindi sicuramente va usato nelle giuste dosi cioè non più di tre/quattro cucchiai da tavola al giorno. Per beneficiare al massimo dei suoi effetti positivi sarebbe meglio consumarlo crudo perché la cottura (anche se l’olio evo si caratterizza per un punto di fumo a temperature molto elevate) potrebbe deteriorare alcune delle sostanze contenute al suo interno.

La maggior parte delle azioni benefiche dell’olio extravergine di oliva sono mediate dall’azione degli antiossidanti di cui è ricchissimo soprattutto tocoferolo, vitamina E, oleocantale. Quest’ultima molecola nel nostro corpo ha un comportamento simile a quello dell’ibuprofene, l’antinfiammatorio più venduto e più usato in Italia e nel mondo. L’azione simil antinfiammatoria dell’oleocantale e degli altri antiossidanti è utilissima per il benessere del nostro sistema cardiovascolare (cuore e vasi sanguigni) perché riduce lo stato di infiammazione tipico della sindrome metabolica, un complesso quadro patologico composto da ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, sovrappeso (o obesità) e diabete, che è il più importante fattore di rischio per eventi cardiovascolari maggiori (cioè ictus e infarti).

L’olio evo è utilissimo anche per il corretto funzionamento dell’apparato gastrointestinale e questo sia perché favorisce la digestione stimolando la produzione di succhi pancreatici, inoltre regola il transito intestinale evitando problemi di stitichezza. A livello gastrico l’olio evo, rispetto a tutti gli altri grassi utilizzati come condimento, determina una minor secrezione di acidi grassi ciò significa che riduce il rischio di sviluppare gastriti, esofagiti, ulcere e malattia da reflusso gastroesofageo.

Sono sempre di più le evidenze scientifiche che depongono a favore di un ruolo protettivo a livello cerebrale dell’olio evo, sembra infatti svolgere un ruolo nella prevenzione delle malattie neurodegenerative come malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson, sclerosi multipla ed altre.

Come scegliere il miglior olio extravergine d’oliva

Abbiamo chiesto al frantoio Contedoro, una realtà in continua crescita nel settore oleario e vincitrice del premio Miglior Olio Extravergine d’Oliva dell’anno 2019-2020 Campania.

Gli esperti ci hanno confermato che l’olio d’oliva, a differenza del vino, non migliora con l’invecchiamento anzi i polifenoli e le sostanze antiossidanti presenti al suo interno perdono parte del loro potere protettivo questo perché vanno incontro a un fisiologico processo di deterioramento perciò per sfruttarne a pieno i benefici è necessario che si consumi sempre olio nuovo e cioè olio prodotto nell’ultima stagione olearia, come fare per capirlo? ovviamente leggendo attentamente l’etichetta. Una buona etichetta dovrebbe riportare data di raccolta e di frangitura ma se non sono presenti queste informazioni un trucco per capire se stiamo comprando olio nuovo è di controllare la data di scadenza. Il periodo di conservazione dell’olio evo solitamente è di due anni quindi compra sempre un olio con una data di scadenza che si aggira intorno ai due anni, solo così sarai sicuro di comprare un olio nuovo.

Altro elemento fondamentale è la provenienza delle olive da cui è stato estratto l’olio, preferisci sempre un prodotto di origine italiana, ancora meglio se IGP (Indicazione Geografica Protetta) perché i prodotti che hanno questo marchio devono rispondere a particolari requisiti di qualità. Infine, se puoi, acquista un olio proveniente da olive da agricoltura biologica avrai la certezza che nel tuo olio non ci siano pesticidi e altre sostanze potenzialmente dannose per l’organismo.

Come vedi non è difficile scegliere un buon olio d’oliva, l’importante è leggere sempre bene le etichette.