Il tartufo è un fungo particolarmente pregiato che fa parte dell’ordine dei Pezizales e della Famiglia delle Tuberaceae. Contraddistinto da una forma altamente irregolare, il tartufo è un frutto sotterraneo che si sviluppa prevalentemente all’interno di terreni umidi e, in particolar modo, nelle immediate vicinanze delle radici di arbusti come lecci e querce, con i quali stabilisce un rapporto di simbiosi. L’olio aromatizzato al tartufo è uno degli alimenti più pregiati dei quali avvalersi per il condimento di un gran numero di pietanze, specie se a base di pasta o di selvaggina fresca.
Dal punto di vista organolettico, il tartufo si distingue per il suo odore forte e penetrante, in grado di attirare con facilità gli animali selvatici, come cinghiali, tassi, volpi, ghiri e maiali, anche quando tutto il corpo del frutto è ricoperto di terra.
Nel mondo, la diffusione del tartufo è relativamente bassa, in quanto la sua proliferazione risulta fortemente vincolata alla sussistenza di alcune particolari condizioni climatiche ed ambientali: la rarità e la prelibatezza di questo prodotto eleva il prezzo delle varietà più pregiate, nelle stagioni meno prolifiche, anche oltre i 4500 Euro al Chilo. L’Italia, comunque, è uno degli Stati che produce ed esporta le maggiori quantità di tartufo in tutto il mondo: le più importanti e famose aree produttive sono collocate in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo.
Come per la maggior parte dei funghi, anche il tartufo si riproduce mediante lo spargimento delle spore, ossia di minuscoli semi che, trasportati dal vento o dallo spostamento di alcuni animali che si cibano proprio dei tartufi, vengono sparsi nel terreno che circonda le radici di altre piante.
Sono attualmente censite ben 60 specie complessive di tartufo, ma solamente 9 di tutte queste possono considerarsi edibili e, di conseguenza, commercializzabili: si tratta del Tartufo Bianco (detto anche Magnatum Pico), del Tartufo Nero Pregiato, del Tartufo Estivo (detto anche Scorzone), del Bianchetto, del Tartufo Nero Invernale e del Tartufo Nero Liscio.
Ognuno di queste presenta note organolettiche particolari, che distinguono in maniera evidente al palato ogni esemplare di tartufo da tutte le altre specie esistenti. Oltre alle caratteristiche proprie della categoria di appartenenza, a determinare il sapore di un tartufo è anche lo specifico bagaglio di peculiarità proprie del terreno all’interno del quale questo si è sviluppato.
Proprietà e benefici dell’olio al tartufo
I benefici che l’olio di tartufo, al pari della sua materia prima, sono in grado di regalare a quanti fanno una dieta che contempli l’assunzione di questo alimento sono notevoli: in primo luogo, il consumo di alimenti a base di tartufo si rende consigliabile a quanti seguono una dieta ipocalorica, in quanto 100 grammi di prodotto contengono appena 31 Kcal. L’abbondanza di fibre e di Sali minerali completa il quadro nutrizionale, conferendo al tartufo ottime doti demineralizzanti.
Associato ad altri alimenti, il tartufo velocizza la digestione e, grazie all’abbondanza di melanina nella sua composizione di base, schiarisce la pelle e agevola il trattamento di macchie cutanee.
Alcuni studi hanno dimostrato che, grazie al suo particolare profumo, il tartufo è in grado di provocare o di accentuare un particolare stato di attrazione verso il sesso opposto: in sostanza, il tartufo possiede anche qualità afrodisiache.