kit pronto soccorso

Kit Pronto Soccorso: i contenuti minimi

Esistono precise normative che regolamentano l’equipaggiamento del kit pronto soccorso presso i luoghi di lavoro e negli ambienti domestici. La legge prevede che in alcuni luoghi ci sia obbligatoriamente una minima dotazione di primo soccorso. In altre parole si tratta di quei materiali necessari a somministrare un iniziale trattamento di soccorso ad un infortunato sia in casa che in garage, nell’automobile e nelle barche, nelle aziende, negli ambienti sportivi e di lavoro. Spesso un kit di pronto soccorso può essere vitale per un infortunato.

Ma cosa serve per curare una persona in stato di necessità? Il contenuto minimo di qualunque kit di pronto soccorso deve essere universale e adatto a tutti, anche in relazione alle prescrizioni di Legge. Infatti, il Decreto Ministeriale 388/2003 definisce i contenuti minimi che devono essere presenti nelle cassette e nei kit di primo soccorso. Dei guanti monouso in lattice per esempio. Ancora le classiche compresse di garza sterile; un telo sterile monouso; il rotolo di benda orlata e anche i classici, ma sempre utili, cerotti.

Classificazione delle Aziende e livello di Rischio

Un kit di primo soccorso può contenere al suo interno un’attrezzatura variabile. Da un minimo di cerotti e siringhe ad un massimo di misuratori di pressione e disinfettanti. Tutto dipende dal luogo in cui il kit prontosoccorso è collocato e dal tipo di rischio presente.

Infatti, in ogni azienda c’è l’obbligo di installare in un posto facilmente accessibile e visibile un opportuno kit di soccorso, i cui contenuti sono definiti dal livello di rischio dell’azienda, individuato tramite il già citato Decreto Ministeriale DM 388/2003.

Il Decreto Ministeriale 388/2003 va ancora oltre, classificando ogni azienda in base ai rischi che la stessa farebbe correre ai suoi dipendenti, per poi assegnare a ciascuna un livello di rischio ed imponendo un diverso numero minimo di ore di formazione di primo soccorso per i dipendenti.

Infatti, in ogni azienda devono essere presenti degli addetti al primo soccorso che, oltre a dover intervenire in caso di infortunio di qualche lavoratore, dovranno verificare l’integrità ed il libero accesso del kit pronto soccorso.

In commercio esistono dei kit di pronto soccorso già pronti e contenenti tutto il necessario, secondo quanto definito dal DM 388/2003.

In definitiva, il datore di lavoro non solo ha la responsabilità di fornire e mantenere nei luoghi di lavoro un kit di soccorso, ma ha anche l’obbligo di controllare che questo resti efficiente. Purtroppo molte aziende interpretano questi obblighi come costi aggiuntivi e cercano di minimizzarli, riducendo il contenuto del kit pronto soccorso o non mantenendolo in buono stato. Tutto ciò a discapito della salute e spesso della vita dei dipendenti.

Anche all’interno delle autovetture private esistono alcune prescrizioni di legge in merito alla sicurezza. Ogni automobilista infatti dovrebbe tenere a bordo dell’auto il triangolo catarifrangente per la segnalazione di presenza e il gilet con le bande riflettenti per l’alta visibilità.