La storia della nascita dello skateboarding e del longboarding

La nascita dello skateboard si deve far risalire al 1975, quando, in California, un gruppo di ragazzi amanti ed appassionati del surf decise improvvisamente di fare un folle esperimento.

Fu proprio grazie alla pazza idea di questo gruppetto, che oggi lo skateboarding è diventato una delle discipline a quattro ruote e senza motore più amate e praticate dai giovani di tutto il mondo.

A raccontarci l’interessante storia della nascita dello skateboard sono stati due ragazzi follemente innamorati di questa disciplina e che dopo aver passato giornate intere in cima a delle tavole, hanno deciso di lanciarsi in un’avventura, iniziando a creare delle tavole da longboard artigianali con le proprie mani.

In questo articolo scoprirai come è stato ideato lo skateboard e come, successivamente vi sia stato una rapida diffusione in tutto il mondo, riuscendo così a divenire in breve tempo un vero e proprio mezzo di trasporto, oltre che di svago, utilizzato ogni giorno da migliaia di giovani ragazzi.

Come e dove nasce lo skateboard?

La California è da sempre riconosciuta come la patria del surf. Oltre alle migliaia di turisti che ogni anno si riversano sulle coste californiane, anche una grandissima parte dei giovani del luogo ha da sempre praticato attivamente questa disciplina.

Spesso però, anche in California, può accadere che per lunghi periodi di tempo non vi siano delle buone onde da poter surfare. E fu proprio per tale motivo che alcuni surfisti, stanchi di dover continuamente attende l’arrivo delle onde perfette per surfare, decisero un bel giorno di recarsi in una biblioteca della città e rubare una serie di assi di legno dagli scaffali.

Tagliando queste assi in una forma simile a quella delle tavole da surf e aggiungendo 4 ruote prese da dei pattini, diedero vita ai primi skateboard.

In quegli anni tuttavia, questa nuova disciplina non veniva ancora chiamata skateboard, ma bensì “Sidewalk Surfin”. Questa combinazione di parole significa surfing da marciapiede e venne coniata proprio per il fatto che, mentre con la tavola da surf si usavano le onde, nello skateboard, la base di appoggio delle ruote erano prevalentemente delle strade e dei marciapiedi.

Passano gli anni e questa disciplina prende sempre più piedi in tutti gli Stati Uniti, vedendo la nascita di nuovi modelli di tavole sempre più professionali e di conseguenza delle prime grandi marche di skateboard e longboard e delle prime grandi competizioni, dove gruppi di giovani skaters si dilettavano in cima alla loro tavola, provando sempre nuovi numeri e acrobazie.

Dalla nascita all’affermazione dello skateboard

All’interno del racconto sulla storia dello skateboard ci entra di prepotenza un personaggio: un celebre architetto finlandese.

Ma cosa c’entra un architetto, per lo più finlandese, con la storia di una disciplina nata negli anni 50’ negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri di distanza dal nord Europa? Ora ci arriviamo.

Alvar Aalto è un architetto che dopo la seconda guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti, assieme a moltissimi altri artisti dell’epoca. In America infatti, figure come quella di Alvar erano particolarmente richieste ed apprezzate, in particolar modo dalle famiglie benestanti.

L’architetto finlandese fin dalla gioventù si era specializzato nella realizzazione di piscine. Tuttavia le sue opere avevano una peculiarità. Alvar si era infatti stancato delle tradizionali piscine quadrate e decise di dar vita ad una nuova forma, creando delle piscine curve, concave e rotondeggianti.

Nel 1975, in seguito ad una grave siccità nella regione di Del Mar, l’intera contea proibisce ai suoi cittadini di utilizzare l’acqua per riempire le piscine e irrigare i prati, in modo da poterla preservare per utilizzi più importanti.

È così che dei ragazzi appassionati di surf e skateboard, decidono di utilizzare le superfici curve delle piscine realizzate da Alvar, evolvendo ulteriormente questa nuova disciplina verso una forma ancora più complessa e divertente.