Con l’avanzare dell’età si sa che possono comparire vari tipi di acciacchi e problemi che possono andare dai più lievi a quelli più gravi. Uno dei cambiamenti più comuni quando si diventa anziani è rappresentato dal cambiamento delle abitudini alimentari, accompagnato spesso da una carenza di appetito.
Come mai accade questo al nostro organismo quando invecchiamo? In questo articolo vogliamo proprio scoprire insieme a voi quali sono i motivi che portano alla mancanza di appetito e capire insieme come si può contrastare questo fenomeno. Qui un approfondimento che vi consigliamo di leggere.
Carenza di appetito: da cosa è generata?
In realtà ci possono essere davvero tantissimi motivi dietro a un crollo dell’appetito. I motivi possono essere patologici, cioè riconducibili a un problema fisico, ma molto più spesso sono legati a dei fattori psicologici. E’ stato infatti provato da vari studi, come si legge in questo articolo, che sono molte le persone anziane che soffrono di disturbi alimentari.
Primo tra tutti c’è la solitudine a influenzare negativamente le abitudini alimentari degli anziani, così come la depressione che è una delle cause principali dell’inappetenza.
Oltre a problemi di tipo psicologico in realtà possono entrare in gioco anche dei veri e propri fattori fisici che non dipendono dalla nostra volontà: molte persone anziane hanno infatti problemi con i denti e la masticazione, problemi a deglutire, può cambiare la percezione che si ha degli odori e dei sapori, si riduce la salivazione e così via.
Chiaramente questi impedimenti fisici vanno a influenzare notevolmente la voglia di consumare un pasto, togliendo completamente il piacere di mangiare del buon cibo. Spesso l’inappetenza è anche una conseguenza dei farmaci che si assumono.
Inappetenza degli anziani: come contrastarla?
Come abbiamo appena visto, le cause dietro a una carenza di appetito sono davvero tante, ma come si può rimediare al problema? L’alimentazione nelle terza età dovrebbe essere ponderata e bilanciata, per questo è necessario seguire un regime che possa aiutarci a introdurre nel nostro corpo le sostanze necessarie, come si può leggere qui.
Oltre a sapere bene che dieta seguire, ci sono delle piccole abitudini da seguire per migliorare la voglia di mangiare negli anziani.
È buona abitudine quella di fare più pasti nel corso della giornata per aumentare la frequenza, almeno tre pasti leggeri al giorno e non si dovrebbe mai saltare la colazione. L’ideale sarebbe anche quello di far mangiare la persona anziana in un posto tranquillo senza interferenze. L’anziano non dovrebbe mai mangiare di fretta, ma masticare con calma, facendo bocconi di dimensioni ridotte.
Un’altra buona strategia è quella di rendere il piatto più appetibile possibile, cercando di curare anche la presentazione del cibo e usando degli aromi che intensifichino i sapori. In questo modo sarà molto più facile per la persona farsi prendere dalla gola e mangiare. Se la causa dell’inappetenza è di natura piscologica, allora è necessario cercare di intervenire su questa componente per far sentire meglio l’anziano e a suo agio così da ritrovare la gioia del godersi un buon pasto, magari in compagnia.
Fonti
www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/terza-eta-come-mangiar-bene-spendendo-poco
www.humanitas-care.it/news/anziani-e-alimentazione-qual-e-la-dieta-per-stare-meglio/
Disclaimer: Questi testi non devono essere intesi come indicazioni per la diagnosi e il trattamento di stati patologici, ed è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico di cura.