Smart Working e rilevazione presenze: come fare?

Smart Working: la nuova frontiera del lavoro

Negli ultimi anni, e soprattutto negli ultimi tempi a causa dell’emergenza sanitaria in corso, lo Smart Working o lavoro flessibile è sempre più diffuso. Questa pratica viene generalmente applicata in due modi, a seconda delle esigenze dell’azienda: si possono infatti verificare casi di Smart Working totale, in cui i dipendenti lavorano sempre a distanza, e casi di Smart Working parziale, per cui i dipendenti sono tenuti a dividere le ore lavorative tra l’azienda e la propria abitazione.

Sono diversi i motivi per cui lo Smart Working viene sempre più spesso adottato dalle aziende: il desiderio di acquisire risorse non necessariamente legate al luogo in cui si trova l’azienda, i minori costi di gestione e la possibilità, da parte dei lavoratori, di conciliare meglio il lavoro e la vita privata. Per lavorare in questo modo non sono necessari particolari strumenti, perché è sufficiente che i dipendenti abbiano a disposizione un computer e una buona linea internet, utile sia per portare a termine il lavoro che per svolgere eventuali riunioni.

Grazie alla pratica dello Smart Working, inoltre, i dipendenti tendono a sentire meno la pressione lavorativa, ad essere più produttivi nel tempo trascorso a casa e a garantire una migliore resa in termini di risultati.

Come rilevare le presenze dei lavoratori in Smart Working

La sempre maggior diffusione dello Smart Working ha però portato anche alla nascita di preoccupazioni da parte delle aziende per quanto riguarda la rilevazione presenze e il controllo dipendenti.

Proprio come avviene in un’azienda tradizionale quando i dipendenti si trovano in trasferta momentanea o devono assentarsi per un periodo di tempo dal luogo di lavoro, anche lo Smart Working richiede il ricorso a degli strumenti di controllo adeguati alla situazione. Gli orologi marcatempo sono utili a una varietà di scopi, tra cui i più importanti sono la registrazione degli orari di lavoro, la registrazione delle ferie e la registrazione di permessi e straordinari.

La tecnologia utilizzata dai dispositivi è quella GPS, in conformità alle leggi sulla privacy dei dipendenti, unita alla trasmissione dei dati GPRS e alla tecnologia RFID. Se da un lato i badge a tecnologia RFID sono più indicati per il controllo dei dipendenti che si recano al lavoro presso la sede aziendale, dall’altro i marcatempo portatili e le applicazioni per smartphone e altri dispositivi personali sono più adatti a chi lavora da remoto. I marcatempo portatili sono dispositivi fisici dotati di tecnologia RFID e GPRS che trasmettono i dati relativi all’attività lavorativa dei dipendenti tramite una semplice connessione Wi-Fi. Studiati per essere particolarmente resistenti all’usura, questi dispositivi portatili automatizzano le operazioni di rilevazione presenze e di elaborazione delle ore lavorative; uniti ad un potente software web consentono inoltre di minimizzare gli errori, controllare le registrazioni in qualunque momento e condividerle con l’intera azienda.

Le app per il controllo dipendenti sono invece una modalità ancora più innovativa per accertarsi della posizione e delle ore lavorative dei dipendenti perché permettono una trasmissione in tempo reale dei dati. Oltre a poter gestire i dati acquisiti con un apposito software web inoltre, le applicazioni sono dotate di una trasmissione periodica dei dati che assicura risultati precisi anche in caso di guasti o di eventuali interruzioni non pianificate.